Classico anziano che dice agli adolescenti: “Ma voi giovani che ne sapete?”
Che ne sappiamo di quello che avete vissuto voi? Niente
Di quello che stiamo passando noi? Molto
Ahh adulti miei, dovreste essere il nostro esempio… prima dite che dobbiamo affidarci a noi stessi perchè siamo grandicelli, poi invece “siete troppo piccoli“ se parliamo di un’argomento “da adulti“. Se cominciamo a parlare di quello che stiamo passando, che ci fa soffrire, la risposta è subito “ma sei troppo giovane, vedrai quando cresci e poi ai miei tempi non esistevano tutti questi problemi”.
Punto 1: Grazie per avermi detto che peggiorerà quando crescerò: la mia voglia di crescere e soprattutto di vivere sta aumentando a vista d’occhio. Immagina se tu avessi un qualunque problema, che ti fa stare molto male, e qualcuno viene a dirti che è una sciocchezza. Non è bello vero? Ah ma sicuramente non ti capiterà mai, a te adulto/a…
Punto 2: “ai miei tempi non esistevano questi problemi“
ai tuoi carissimi tempi, questi problemi esistevano! Ma non se ne sentiva mai parlare per colpa della poca informazione (che tutt’oggi ancora scarseggia) e della società chiusa e rigida, che non dava spazio ai sentimenti e le emozioni; i tempi sono cambiati e devi cercare di adattarti, adulto/a, o sarai sempre visto come il bigotto che è rimasto all’età della pietra.
Tu adulto non puoi dire a me adolescente che le mie emozioni, i miei problemi, non valgono niente.
Non sei nella mia testa, tu non sai niente di me.
Gioventù bruciata
Ci stanno istruendo
grandi diventeremo
stiamo crescendo
per quanto ancora li imiteremo?
Senza cervello
senza cuore
sembra bello
passano le ore
diventiamo un clone
siamo falsità
intrappolati in un alone
di mediocrità.
Perdiamo tempo
scompare sentimento
scappano possibilità
non esiste libertà.
Cosa vogliono?
Perfezione.
Cosa donano?
Illusione.
Chiedono
persone impeccabili.
Dimenticano
che siamo umani.
Pretendono precisione
diventiamo un errore.
Elisa Castiglioni