India
Nella parte Nord della regione del Rajasthan, per la precisione a Deshnok, si trova uno dei più singolari templi del mondo.
La leggenda narra che Lakshman, figlio della Dea Karni Mata, morì annegando in uno stagno mentre cercava di abbeverarsi.
Karni Mata, disperata, implorò Yama, il Dio della morte, affinché rianimasse il figlio. Dopo un primo rifiuto, Yama si convinse e da allora permise a Lakshman e tutti i figli maschi di Karni Mata di reincarnarsi in topi.
Dunque il singolare tempio completato nel XX secolo, costruito in stile Moghul proprio in onore di Karni Mata, ospita al suo interno 25.000 ratti neri, che vivono e si nutrono grazie alle cure dei sacerdoti presenti all’interno del tempio e dei devoti, che lasciano giornalmente offerte in cibo e viveri. I topi vagano liberi nel tempio, mentre turisti, fedeli o curiosi passeggiano a piedi nudi all’interno delle varie aree del tempio.
Incontrare dei topi è segno di buon auspicio, ma il segno di massima sacralità è rappresentato dall’incontro con i topi bianchi, considerati la reincarnazione stessa di Karni Mata e dei suoi figli. Per fare in modo che questi si mostrino, i fedeli preparano speciali offerte con cibo dolce consacrato, chiamato Prasad.
L’aspetto peculiare è sicuramente che i fedeli, credendo nelle proprietà benefiche e curative dei ratti, condividono con gli animali cibo e bevande. Passeggiando per il tempio infatti, si vedranno alcune persone bere direttamente dalle ciotole di latte alle quali i topi vanno ad abbeverarsi.
Seppure queste pratiche possano sembrare assurde, oltre che pericolose e dannose per la salute a causa delle malattie in cui si può incorrere, queste usanze sono profondamente radicate nella cultura Hindu, tanto che si crede che se uno dei topi dovesse essere ucciso, per ripagarne il prezzo bisognerebbe sostituirlo con un altro in argento.
Quando invece uno di loro muore, si crede venga sostituito con uno in oro!