Cuba
“Patria y vida” l’inno della libertà
Di Cuba si conoscono le meravigliose spiagge di Varadero in cui degustare il vero Mojito, si conosce l’allegria della sua gente, si conosce la musica.
Cuba è nota per essere un paese dal passato difficile, con Fulgencio Batista prima e con Fidel Castro poi, Cuba ha vissuto regimi totalitari ed una democrazia popolare apartitica.
Le notizie che oltrepassano l’Oceano Atlantico sono poche e filtrate.
Già prima del 1959 la forte censura ha caratterizzato il Paese e limitato fortemente la libertà del suo popolo.
Ad una situazione già instabile si unisce nel 2020 una pandemia globale e la deprecazione del peso cubano, che lascia un intero paese senza mezzi, senza cibo né medicine.
A Luglio 2021, iniziano le proteste: il popolo scende per le strade e nelle piazze.
Il movimento coinvolge tutto il paese, le proteste contro il governo del Presidente Miguel Diaz Canel partono da San Antonio de los Baños e si estendono fino a Palma Soriano, nella provincia di Santiago de Cuba.
La partecipazione non si limita a chi fisicamente può essere presente: anche gli artisti lontani, alcuni dei quali esiliati, fanno sentire la loro voce.
La canzone “Patria y Vida”, scritta da rappresentanti della scena musicale cubana e rilasciata a Febbraio dello stesso anno, diventa l’inno consapevole delle proteste, non solo di cuba ma di tutti gli stati dell’America Latina, così come degli Stati Uniti.
Patria y Vida (patria e vita) nasce in contrapposizione al motto della rivoluzione cubana “Patria o muerte” e sempre incentivato dai governi cubani.
Il testo della canzone diventa la voce degli oppressi che non hanno “jama”, cibo, nelle loro case, che sono costretti a vedere i loro figli morire per mano dello stato che dovrebbe invece proteggerli.
La risposta del governo non tarda ad arrivare: Il giornale nazionale Granma
pubblica tre articoli che criticano il testo della canzone, definendo gli artisti che vi hanno partecipato “ratti codardi che vorrebbero cambiare Cuba per qualche view su Youtube”.
Certo è che la repressione del governo non ha demotivato i cubani, che hanno continuato a marciare, seppure alcuni di loro, come gli esponenti del movimento di San Isidro, siano stati arrestati.
Al lemma di “La mia gente chiede libertà, basta dottrine”, il popolo cubano ha dimostrato ancora una volta che le parole, la musica e l’energia hanno un peso.
L’allegria di un suono, può fare la rivoluzione.
Per ascoltare la canzone e godervi il testo, cliccate sul titolo dell’articolo e fatevi trasportare.
Fonti
- Camila Osorio (February 22, 2021). “‘Patria y vida’: la canción de rap que irrita al régimen de Cuba”. El País. Retrieved July 14, 2021.
- Janetsky, Megan (July 13, 2021). “‘Patria y Vida’ — Homeland and Life — Watchwords in Cuba’s Protests”. The New York Times. ISSN 0362-4331. Retrieved July 18, 2021.
- ^ Chappell, Bill (July 13, 2021). “The Hip-Hop Song That’s Driving Cuba’s Unprecedented Protests”. NPR.org. Retrieved July 13, 2021.
- Cassady, Daniel (July 12, 2021). “‘Patria y Vida’: anti-government protests sweep Cuba, as artist-led movement gains ground”. The Art Newspaper. Retrieved July 13, 2021.